Statte (Ta) devastata dalla tromba d'aria |
Sono atti fondamentali, da cui dipendono le procedure in caso di eventi catastrofici naturali o meno, come terremoti inondazioni, atti terroristici. Tutti i Comuni italiani hanno l'obbligo di produrli, ma la situazione è quanto meno omissiva, ne mancano ancora circa un migliaio. La Puglia, per una volta, si trova in una posizione considerata mediamene buona. Infatti, su 258 comuni, solo 56 non hanno ancora presentato i piani. Ma Fabiano Amati, assessore regionale alla protezione civile, non ci sta:
"Nei prossimi giorni invierò l'ennesima sollecitazione e in caso di ulteriore silenzio, e con la solita e concreta collaborazione dell'ANCI Puglia, non esiteremo a rendere pubblico l'elenco dei comuni inadempienti" ha dichiarato in una nota ufficiale.
Non nasconde la sua preoccupazione anche Peppino Longo, consigliere regionale dell'UDC:
“La stagione invernale ha fatto irruzione e con essa tutti i rischi che ogni anno ne conseguono. È proprio in prospettiva futura che l’allarme lanciato dall’assessore Amati sui piani comunali di emergenza deve essere raccolto, in modo particolare dall’Anci. Ci sono ancora 56 Comuni pugliesi inadempienti e che hanno sottovalutato le conseguenze che la mancata presentazione del piano potrebbe comportare".
A rendere ancora più attuale l'urgente presentazione o aggiornamento dei piani è stata la recente tromba d'aria che ha devastatao Taranto e parte della Valle d'Itria. " In passato siamo stati spesso impreparati ad affrontare emergenze legate al maltempo anche se il grande lavoro della Protezione civile regionale ha fatto ridurre questo gap. Ma se registriamo le inadempienze di alcuni Comuni per la presentazione dei piani di emergenza, il quadro assume tinte fosche" . conclude Longo.
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