Il Consigliere regionale Fli, Euprepio Curto ha presentato, al presidente della Regione, Nichi Vendola e all’assessore ai Lavori Pubblici, Fabiano Amati un’interrogazione urgente in merito all’attività della Venicecom, società autorizzata da Acquedotto Pugliese alla gestione di un sistema telematico finalizzato al “dialogo tra AQP e i potenziali fornitori”.
“Sulla scorta di quanto previsto dai capitolati d’appalto di AQP superiori ad un determinato importo (parrebbe di 5 milioni e 200 mila euro) la Venicecom – sostiene Curto nell’interrogazione - è legittimata a trattenere un aggio oscillante tra il 2% per le gare d’importo non superiore a 250 mila euro a un aggio dello 0.5% sugli importi eccedenti i 2 milioni e 500 mila euro, da ciò si desume la montagna i profitti che la stessa Venicom produce in definitiva per il solo fatto di svolgere una funzione da alcuni, sin troppo generosamente, definita di “gestione di casella di posta elettronica; da altri, di mera e parassitaria intermediazione con finalità esclusive di profitto indebito”.
“Sulla Venicecom – evidenzia l’esponente Fli - poco si conosce se non che risulterebbe interamente partecipata dalla Starfin Spa, alla quale l’accomuna non solo la sede ma anche l’amministratore e ad una prima sommaria verifica, la Starfin parrebbe appartenere al novero di quelle società fiduciarie, giustamente definite ‘anonime’, sulle quali oggi più di ieri, soprattutto da parte di soggetti come la Regione, sarebbe opportuno un approccio molto prudenziale”.
Curto chiede, quindi, a Vendola ed Amati di conoscere: “se la Regione Puglia non intenda, in via generale, promuovere l’istituzione di una Commissione speciale d’indagine sull’attività di AQP ed i motivi per i quali la stessa AQP ha ritenuto di appesantire le procedure di gare-appalti con un sistema non utile né alla Regione Puglia, né ad AQP, né ai fornitori, né ai pugliesi, ma utile solo alla Venicecom”.
Il Consigliere Curto chiede, inoltre “come AQP è giunta alla individuazione e alla scelta di Venicecom, con quale procedura; a quanto ammontino i compensi (gli aggi) trattenuti da Venicecom sulle gare d’appalto bandite da AQP dal momento dell’assunzione dell’incarico ad oggi e le valutazioni della Regione Puglia sulla opportunità di rapporti di collaborazione con società fiduciarie ( e quindi anonime ), soprattutto quando queste assumono le sembianze di vere e proprie scatole cinesi all’interno delle quali (per usare una terminologia cara a qualcuno), di norma, è molto più facile scovare un verminaio che fiori di lillà”.
“Quali siano - chiede infine Curto - le iniziative immediate ed urgenti che il governo regionale intende assumere al riguardo”.
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