
La mostra tenta quindi di cogliere e congelare alcuni momenti che per me sintetizzando l’essenza del film in questione. Il tentativo è appunto quello di sintetizzare in un unico frame un istante significativo e riproporlo in modo assolutamente personale cercando di saturarlo con le stesse emozioni musicali, narrative…
Con la visione del frame congelato sulla tela il fruitore diventa più attento si innesca un meccanismo strano cercando e tentando un sincretismo emozionale oltre le distrazioni delle immagini in movimento del cinema.
Frame riprende, in ogni tela, le emozioni riproporzionando in scala le stesse dimensioni delle schermo cinematografico.
Se il cinema deriva dalla pittura nella mia personale vi è un percorso inverso ora è la pittura che segue il cinema omaggiandolo e citandolo.
Frame che nascono dall’amore per i film citati che naturalmente non sono i film più belli né tantomeno famosi ma una scelta nata da quei strani incroci di sguardi, immagini che incontrano gli occhi e se ne innamorano.
Dipingere non per fermare, o non solo, ma per distorcere il tempo in fissità minerali.
Cercare nella spettralità del mondo la bellezza del cinema con la consapevolezza che l’esistenza non può contenere una vita e quindi un’immagine un film…ma il tentativo arduo è appunto quello nn solo una sintesi ma un frammento scovato nel giardino della memoria non solo filmica.
Pennello sulla tela quindi come via di fuga ed immersione nell’irreale.
Non ritratti eseguiti pedissequamente ma rivisitazioni, forme oblique che sognano un equilibrio impossibile. Tratti spezzati che non cercando definizioni e precisioni calibrati solo dal sogno.
Il vernissage si tiene il 4 settembre alle ore 19 in occasione della settimana della cultura bitontina presso la sede della Galleria di Arte contemporanea di Bitonto - Torrione Angioino. Visitabile sino al 9 settembre tutti i giorni dalle ore 18.00 alle ore 21.00
Nessun commento:
Posta un commento