giovedì 20 settembre 2012

Bari, quando l'Auditorium Nino Rota sarà restituito alla città?

Secondo i migliori annunci propagandistici, l’Auditorium Nino Rota avrebbe dovuto essere già da tempo restituito alla città, alla musica ed alla cultura. Eppure i cantieri sono ancora fermi, i lavori di adeguamento e di una struttura che avrebbe potuto essere davvero uno dei fiori all’occhiello di una città che da anni si vanta di volersi candidare a Capitale della Cultura del 2019 (e che non ha nemmeno un assessorato alla Cultura, n.d.r.), e che invece da 20 anni è fermo non soltanto per mancanza di fondi, ma anche per mancanza di volontà politica. Nonostante le ripetute promesse e i paletti fissati in diverse occasioni da Nuccio Altieri (Assessore provinciale alla Cultura) ed Angela Barbanente (Assessore Regionale all’Urbanistica). 
Proprio il 15 settembre, data originariamente prevista per la riconsegna dell’Auditorium, è stato organizzato un sit-in di protesta davanti alla struttura. 
“Vogliamo essere da pungolo – dicono e scrivono gli organizzatori, che hanno puntato molto sui social network per diffondere notizie ed informazioni e sollecitare l’opinione pubblica su questo argomento – e ricordare le promesse fatte. Restiamo ben vigili ed in attesa, nessuno pensi che l’Auditorium verrà abbandonato nell’oblio”. 
Il problema principale per il completamento delle opere, come al solito, sono i fondi non sufficienti. Originariamente era stato previsto uno stanziamento di poco superiore ai 5 milioni di euro per il rifacimento delle due sale dell’auditorium barese (la sala grande da 850 posti e quella piccola da 230). Adesso il problema è reperire e garantire quei soldi per l’avvio dei lavori. Con “soli” venti anni di ritardo, considerando che i costi, intanto, sono lievitati in tre anni dalla cantierizzazione di altri 3 milioni di euro. 
Nello scorso mese di maggio fu proprio un sopralluogo di Altieri e Barbanente a far sperare che, finalmente, il 2012 avrebbe potuto essere l’anno buono. 
"Dopo vent'anni di chiusura e di continui rinvii - aveva sottolineato la Barbanente - lo scetticismo nell'opinione pubblica non può che essere d'obbligo: da qui la scelta, condivisa insieme con la Provincia, di effettuare una visita sul cantiere". 
Altieri dal canto suo aveva parlato di soldi, specificando che "la Provincia sta per erogare un milione di euro, mentre la Regione sta mettendo subito a disposizione 800mila euro, secondo quanto previsto dall'accordo quadro di programma sottoscritto a suo tempo col ministero per i Beni culturali, pronto ora a cofinanziare con la sua quota di due milioni di euro". 
Questo soltanto 4 mesi fa, quando il cronoprogramma dei lavori, comunque in fortissimo ritardo, aveva visto il completamento dei lavori di adeguamento e messa a norma dell’impianto elettrico ed idrico, con tutto sommato poco tempo necessario per il completamento del rimanente. 
Eppure ancora una volta ci troviamo di fronte a ritardi e lungaggini a metà tra il burocratico ed il politico. 
A conti fatti chi ci sta rimettendo è Bari, che deve continuare a rinunciare ad una struttura pensata appositamente per la musica, in grado di ospitare piccoli e grandi concerti di tutti i generi musicali, di poter essere luogo deputato per festival, concorsi, premi e quant’altro e che, invece, giace ancora immobile tra calcinacci e sacchi di cemento. 
Un luogo tristemente silenzioso per essere un Auditorium. 



LA STORIA DELL'AUDITORIUM

L'Auditorium Nino Rota è la più importante e prestigiosa sala d'ascolto della città di Bari. Sito in Via Cimmarrusti, nei pressi di via Brigata Divisione Bari, esso ospita anche conferenze e manifestazioni. L'auditorium, edificato negli anni sessanta, su commissione dall'Amministrazione Provinciale, è dedicato al grande compositore milanese Nino Rota. Attualmente è di proprietà dell'Università barese, destinato ad Auditorium del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari. Rappresenta, assieme ai teatri Petruzzelli, Piccinni e Margherita uno dei contenitori culturali storici della città di Bari. È gestito dalla Fondazione Lirico Sinfonica "Petruzzelli e Teatri di Bari". 

LE INFINITE TAPPE DI UNA RISTRUTTURAZIONE 

Dichiarato inagibile nel 1991 e, quindi, chiuso, l’Auditorium Nino Rota del Conservatorio Piccinni avrebbe originariamente essere riaperto il 6 dicembre 2010, dopo 16 mesi di lavori. Dopo c’è stato uno slittamento della data di chiusura, a causa dell’inserimento di una variante nel progetto, al 15 settembre 2012, nel mese di marzo 2012 si è previsto una data per la fine dell’anno. Adesso ancora non abbiamo certezze. 
I lavori ancora da realizzare sono stati affidati alla ditta Ciro Menotti di Ravenna, che procederà alla realizzazione di un progetto che ha affrontato principalmente problematiche dell’abbattimento delle barriere architettoniche

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