Dal 1° al 4 novembre 2012 a Borgo Celano (San Marco in Lamis), cuore del Parco Nazionale e sede del Centro Visite e del Museo Paleontologico, ci sarà il raduno annuale nazionale ed internazionale di speleologia della SSI, che si fonde con il tradizionale raduno annuale pugliese "Spelaion" prendendone in prestito, per quest'occasione, il nome "Spelaion 2012 - La fine del mondo".
Questo evento, di cui l’Ente Parco è partner e co-organizzatore (organizzazione a cura del Gruppo Speleologico Montenero), è un momento di riflessione sullo stato dell’arte della ricerca speleologica in Italia. È un’occasione di confronto per capire le modalità di aggregazione, le tecniche di ricerca, l’acquisizione di documentazione e la restituzione di dati di chi, oggi, conduce esplorazioni carsiche complesse.
“Gli ultimi anni e gli ultimi tempi – riferisce Giampietro Marchesi , presidente della Società Speleologica Italiana - sono stati caratterizzati da risultati eclatanti. Giunzioni, nuovi ingressi, nuove tessere nel mosaico di complessi carsici, sifoni superati. Gli attori sono diversissimi, per provenienza, modalità di aggregazione, metodo di ricerca. Ci sono i progetti mirati a un’area, nuove realtà trasversali nate intorno a esplorazioni, federazioni che operano da gruppo, formazioni estemporanee che colgono l’attimo. Tutto questo è diversità, è ricchezza. Aldilà di egide, sigle e gagliardetti – prosegue - la Società Speleologica Italiana chiede e propone una fotografia di quanto sta accadendo, oggi, nella speleologia italiana. Chiede il confronto sui temi che la Società da anni fa propri. La corretta interazione con il paesaggio anche sociale, il rispetto delle normative esistenti, la capacità di riportare dati, immagini, informazioni”.
Insomma, non una rassegna antologica, non un atlante del carsismo italiano, ma ‘Spelaion 2012’ sarà un narrarsi aperto, sincero, senza preclusioni su possibilità e anche criticità nella ricerca, intesa come percorso dall’intenzione al reportage.
La molteplicità delle forme carsiche, la varietà degli ambienti e del paesaggio nonché il grande patrimonio di biodiversità sono una formidabile cornice a vivere queste 4 giornate di speleologia in un territorio unico, quasi fosse l’inizio di un nuovo mondo: il Gargano. Durante i convegni verranno affrontati temi come “Ieri, oggi, domani: l’evoluzione della speleologia nelle aree Parco”; “La speleologia e la speleogenesi nel quadro del ciclo generale del carbonio”; “La biospeleologia: tecniche integrate di conoscenza del territorio sotterraneo”; “Il monitoraggio delle cavità sotterranee: prospettive e risorse”; “Tavola rotonda: ponte speleologico Italia Balcani, interscambio di idee provenienti dal sottosuolo”.
Oltre alla fruzione delle 3 sale proiezioni, della sala convegni, degli stands materiali, della sala mostra e delle esposizione dei singoli gruppi, sono molteplici le attività previste per addetti ai lavori e visitatori.
Di giorno ci saranno circa 30 itinerari speleologici e turistici per conoscere la montagna del sole. Percorsi per famiglie, esperienze da brivido come il volo sul tavoliere con deltaplano, o la gita nei luoghi più sperduti della foresta Umbra con fuoristrada. Birdwatching in canoa nella laguna, visite alle grotte marine, conventi e santuari, San Pio, trekking nel Parco Nazionale delGargano, e tante grotte per tutti i gusti. Di notte, invece, in uno spazio di 2500 mq la festa più bella del mondo prenderà vita nella splendida location della Jurassic park del Gargano alla presenza di gruppi musicali e dj.
“Dall' 1 al 4 novembre – dichiara entusiasta Stefano Pecorella, Presidente dell’Ente Parco -, il Gargano sarà la capitale europea della speleologia, e l’ente Parco Nazionale del Gargano non può che essere tra i protagonisti di questo evento. Un ulteriore tassello (dopo la candidatura ad un bando del Miur del progetto 'Parco delle Scienze della Terra', che avrà la sua base operativa proprio a Borgo Celano) nel percorso di riconoscimento a Geoparco”. “L’apporto garantito dal Parco Nazionale del Gargano – spiegano gli organizzatori- sancisce l’attenzione che l’Ente ha nei confronti della speleologia ed in particolare della ricerca speleologica nell’area Parco”.
Nella tre giorni, grazie al qualificato supporto del gruppo ‘La Venta’, ci sarà anche un confronto ed uno scambio di know how tra il Parco Naz. del Gargano ed il Parco messicano del Chapas, che molto hanno in comune in fatto di geologia, paesaggio e natura.
di Eliona Cela
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