Nello scorso fine settimana ancora atti intimidatori a Vieste. I n via Matteotti, ignoti hanno dato fuoco all'autovettura di Vittoria Vescera, ex presidente del Consorzio Gargano Mare e componente dell'associazione Antiracket Vieste, costituita lo scorso 12 dicembre per contrastare il fenomeno del racket, delle estorsioni, dell'usura e punto di riferimento per quanti decidono di denunciare alle autorità preposte le forme di criminalità di cui sono vittime.
A bruciare una Citroen 107 andata completamente distrutta, nonostante l'immediato intervento dei Vigili del Fuoco. Sull'accaduto indagano i carabinieri.
Sull'ennesimo atto di intimidazione nella città del faro è intervenuta anche Generazione Futuro, per bocca del Coordinatore Provinciale di Foggia Francesco La Salvia.
"Non possiamo che esprimere - si legge in una nota diffusa alla stampa - la nostra solidarietà e vicinanza a Vittoria Vescera, membro dell’associazione antiracket di Vieste vittima l’altra sera di un atto intimidatorio che gli inquirenti riconducono all’esemplare attività degli imprenditori viestani".
"Di recente, il procuratore di Bari, dott. Antonio Laudati e l’ex Sottosegretario di Stato on. Mantovano chiedevano attenzione per la mafia del Gargano definita come “la più efferata e sfrontata”. Solo qualche mese fa, lo Stato plaudeva, con i suoi massimi esponenti, all’iniziativa degli imprenditori viestani di contrasto alla delinquenza organizzata che da anni impediva lo sviluppo del turismo locale. Oggi in seguito a questo atto intimidatorio, chiediamo che lo Stato, nelle sue massime rappresentanze istituzionali, torni ancora con la sua presenza a Vieste e sul Gargano a dimostrare che ad ogni atto intimidatorio corrisponde un’attenzione ancora maggiore dello Stato e delle forze a difesa della legalità, condizione imprescindibile per lo sviluppo economico dei nostri territori già colpiti dalla crisi occupazionale di cui i primi a risentire le conseguenze siamo proprio noi giovani".
I giovani di Generazione Futuro dunque chiedono di non lasciare mai solo chi combatte per lo sviluppo del territorio.
Ministro, Sottosegretari, Procuratori Antimafia ritornino quanto prima sul Gargano per sostenere l’Antiracket, e combattere chi è impegnato quotidianamente contro la criminalità.
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