Margherita vive il peggior periodo della sua storia: disoccupazione giovanile drammatica, povertà che avanza, disordine ed illegalità dilaganti .
Cosa fa l’Amministrazione civica di fronte a tale devastante situazione?
Per dirla in parole semplici: se ne sbatte. I suoi componenti si sbranano, si ricattano a vicenda, si azzuffano sulla gestione del potere spicciolo e misero, compiono giri di valzer, si lasciano, si riprendono, fondano movimenti con facilità disarmante al solo fine di acquisire maggiore forza contrattuale o, semplicemente, per ricattare meglio, denunciano malaffare e prepotenze per poi rimangiarsi tutto nel momento in cui gli si assicura la c.d. pagnotta .E cosa fa, invece, il sindaco Carlucci: se ne sbatte ancora di più.Dedica qualche ora la settimana alla gestione delle cose che le interessano, ignorando le più elementari norme che dovrebbero presiedere alla gestione della cosa pubblica; non ha mai partecipato alle sedute consiliari dell’Unione dei Comuni, non partecipa quasi mai alle sedute di Giunta comunale e durante le sue scarse apparizioni in Consiglio comunale dà l’impressione di essere lì per caso, forse per ignoranza dei temi in discussione o, peggio, per indifferenza ai gravi problemi della città che dovrebbe amministrare.
Non interviene quasi mai in Consiglio Comunale e quando lo fa, lo fa per il tramite di qualche fedelissimo assessore “tuttofare”.
Ma possibile che persone dotate di buon senso, che pur sono presenti in consiglio, possano sopportare spettacoli così indecenti? Possibile che possano avallare una gestione della cosa pubblica connotata da un così scarso senso etico e da un altrettanto basso profilo morale? Non si discute dei problemi della città, del turismo, della tutela dell’ambiente,della salute dei cittadini, del decoro urbano, della gestione oculata delle risorse pubbliche, di gestione del territorio e delle sue risorse, di una politica fiscale equa. I nostri amministratori immaginano che lo sviluppo possa essere affidato alla cementificazione della costa, a piani urbanistici che favoriscono la speculazione edilizia, ad appalti di lavori pubblici gonfiati da perizie di variante illegittime, all’utilizzo privato di beni pubblici, alla permanenza di un monopolio termale, alla violazione delle convenzioni urbanistiche, all’assunzione clientelare di personale stagionale, alla appropriazione indebita di suolo pubblico. Così prospera il malgoverno, il malaffare, il clientelismo, il familismo immorale, la delinquenza, la povertà, la diseguaglianza.Il tutto, occorre aggiungerlo, con la colpevole indifferenza dei cittadini e, soprattutto, di quelli che si limitano a chiacchierare davanti ai Bar o tramite qualche social network in modo qualunquistico e consolatorio: tanto sono tutti uguali.
No, non sono tutti uguali!Ci sono ancora coloro che sentono forte la passione politica e l’amore per la propria città che vedono giorno dopo giorno sprofondare nella melma, che si indignano di fronte al degrado della città, che sono pronti a dare il loro contributo per risollevarne le sorti, per riportarla agli splendori di quando Margherita era la cittadina di riferimento del basso Tavoliere.
Affinchè i cittadini seri e capaci si impegnino in politica occorre fare piazza pulita dei maneggioni incapaci, dei trasformisti, dei familisti, degli speculatori senza né arte né parte che pensano di tirare a campare con la politica; occorre, ancor prima, mandare a casa un sindaco incapace ed assente che ha incoraggiato e tollerato i fenomeni di malcostume e di malgoverno sopra accennati. La gente di buona volontà si faccia avanti, manifesti la disponibilità ad impegnarsi nella gestione della cosa pubblica con discontinuità con il passato !Le meritorie associazioni politico-culturali presenti sul territorio si riuniscano per dar vita ad un movimento di rinnovamento generazionale, politico ed amministrativo!
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