Bari - Nicola Brescia, presidente del comitato cittadino Fibronit, traccia un bilancio dell'anno appena trascorso con lo sguardo a quello che verrà.
Che l’anno ormai al termine sia stato difficile e complicato, è una verità indiscutibile ed è addirittura banale affermarlo. Ma è ormai andato. Ci prepariamo ad affrontare le sfide del nuovo anno con un sentimento misto di speranza e rassegnazione, fiduciosi che il primo trovi maggiori riscontri del secondo.
Ci occupiamo di temi ambientali da troppi anni per non considerare il 2012 un anno caratterizzato da tappe ed eventi determinanti:
la sentenza del processo Eternit celebrato a Torino che ha visto alla sbarra i responsabili della maggiore produttrice di manufatti in amianto e la loro significativa condanna per disastro ambientale. Una sentenza che ufficializza la indiscussa connessione tra la lavorazione dell’asbesto con le patologie provocate tra gli operai e tra i residenti intorno alle fabbriche produttrici di inquinamento; la vicenda ILVA, drammatica per la popolazione tarantina, che da decenni muore per i mali provocati dal siderurgico, e per i lavoratori che vedono sfumare la loro fonte di sostentamento pur sapendo che quel lavoro potrebbe essere la causa della loro morte. Uno scontro tra vittime che fa gridare allo scandalo per gli aspetti del contenzioso lavoro-ambiente che non si sarebbe mai dovuto permettere. Un contenzioso che il governo Monti ha voluto spostare verso il lavoro, ma che, speriamo, non voglia offendere la salute dei tarantini che da troppi anni pagano il prezzo di questo ricatto così ignobile; la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna del dirigente della Fibronit di Bari la cui responsabilità è stata riconosciuta anche per la morte di un cittadino barese. Una sentenza che ha confermato, sulla scia della sentenza di Torino, come l’inquinamento prodotto per anni dalla fabbrica di Via Caldarola abbia causato danni a tutto l’ambiente circostante provocando la morte di centinaia di cittadini.
Ma il 2012 è stato un anno molto importante anche per l’attività del Comitato Cittadino Fibronit. La massiccia presenza di cittadini all’assemblea pubblica ha mostrato e confermato quanto sia viva l’attenzione al problema Fibronit e ci ha donato un’iniezione di pura energia che siamo pronti ad utilizzare nel 2013 per portare avanti le proposte che proprio in quell’assemblea sono emerse.
Questa partecipazione popolare ha trovato conferma nella mostra di arte contemporanea Eternit(à) che per dieci giorni ha visto artisti e diverse associazioni impegnate a sensibilizzare la città al tema amianto. Un evento per noi straordinario che abbiamo condiviso con le tantissime persone che vi hanno partecipato e con i tanti ospiti che hanno voluto dare il loro contributo in occasione delle manifestazioni pubbliche inserite nell’evento.
Affrontiamo quindi il nuovo anno con decisione e con la certezza che finalmente cominceranno le attività di messa in sicurezza definitiva dell’area Fibronit che ci porterà alla realizzazione del Parco della Rinascita. Non possiamo più aspettare, non vogliamo più aspettare.
Nicola Brescia - Comitato Cittadino Fibronit
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