venerdì 14 settembre 2012

Bari: San Girolamo-Fesca, ecco come recuperare 44 milioni di euro per la riqualificazione del fronte mare.

Il progetto che nel 2009 si aggiudicò la gara d'idee del Comune di Bari (Giulio Desiderio - Sts spa)
Piano Nazionale Città, siamo allo sprint finale per la presentazione dei progetti e delle proposte di valorizzazione urbana che le Amministrazioni Comunali sono chiamate a presentare al Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti. C’è, infatti, tempo fino al 5 ottobre per le 58 città che hanno risposto alla cabina di regia svoltasi due giorni fa a Roma alla presenza dei Vice Ministro Mario Ciaccia e del capo dipartimento Domenico Crocco. 
Il Piano Nazionale Città, prevista dal decreto ministeriale del 3 agosto 2012 in attuazione decreto sviluppo, è quindi al vaglio dei dirigenti ministeriali, che hanno il compito di selezionare e valutare le proposte degli enti locali per avere accesso ai quasi 2 miliardi di euro previsti. 
Per l’apertura dei cantieri, intanti, si potrebbe arrivare alla data del 25 ottobre prossimo, questo perché, almeno in alcuni casi, la progettazione è già un una fase molto avanzata. Inoltre, si sono aggiunte all’ultimo momento alcune città che, avviati i contatti con l’Anci (l’associazione dei Comuni italiani), sarebbero a un passo dal trasformare manifestazioni d’interesse in progetti concreti. 
Gli interventi ipotizzati, diversificati e condizionati dalle dimensioni demografiche dei Comuni e dalle peculiarità territoriali e ambientali dei diversi contesti urbani in cui è prevista la loro realizzazione, riguardano prevalentemente: 
1. aree dismesse 
2. aree/quartieri degradati 
"E' la prima volta - ha spiegato il Capo Dipartimento per le Infrastrutture,Domenico Crocco - che Ministeri, Regioni e Comuni si ritrovano insieme in un unico organismo finalizzato alla rigenerazione delle aree urbane: la cabina di regia provvederà ai diversi apporti nelle aree degradate, funzionerà come commissione di gara per selezionare gli interventi e promuoverà il contratto di valorizzazione urbana in cui ogni soggetto coinvolto formalizzerà i suoi impegni" 
Piano città vuol dire due miliardi di fondi da spendere e già disponibili, ma l’idea sarebbe quella di puntare a superare questa cifra, arrivando a sfiorare i 3 miliardi grazie ai fondi Fas. L’altra novità è rappresentata dal coinvolgimento dell’Abi (l’Associazione bancaria italiana) per siglare un protocollo d’intesa con i comuni. L’idea sarebbe quella di creare un plafond a cui attingere per rendere più facile l’accesso al credito, anche per i privati che fossero inseriti nei progetti previsti dal piano città. 
Per la città di Bari, in paricolare, il piano sembrerebbe essere quello della riqualificazione dei quartieri San Girolamo e Fesca, dove verrà rafforzata la mobilità sostenibile e verranno avviati una serie di progetti di inclusione sociale (realizzazione di un Urban Center e di un centro sociale giovanile). 
In particolare ci sarà la pedonalizzazione dell’area fronte mare, con piazze, servizi per il tempo libero e un teatro all’aperto. Per quanto riguarda la mobilità, ci sarà un nodo di scambio per favorire gli spostamenti intermodali tra ferro e gomma e l’area sarà collegata alla rete ciclabile di Lama Balice. La copertura economica del co-finanziamento già richiesto ammonta a quasi 44 milioni di euro.

di Alessia Colaianni

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